Quando la regola 80/20 fallisce: ce lo insegna Audrey Hepburn
Ci sono molti modi per parlare di #performance, #decisioni e best practice. Ad esempio, attraverso gli insegnamenti di Audrey Hepburn, un’icona senza tempo, nonché una delle più grandi attrici della sua epoca.
Nel 1953, divenne la prima attrice a vincere un Academy Award, un Golden Globe e un BAFTA per una singola interpretazione: il suo ruolo da protagonista in Vacanze romane.
Anche oggi, più di mezzo secolo dopo, è una delle sole 15 persone ad aver guadagnato un EGOT vincendo tutti e quattro i principali premi dell’intrattenimento: Emmy, Grammy, Oscar e Tony.
Ma poi è accaduta una cosa: ha smesso di recitare.
Nonostante avesse poco più di 30 anni e fosse all’apice della sua popolarità, la Hepburn ha sostanzialmente smesso di apparire nei film dopo il 1967. Si sarebbe esibita in programmi televisivi o film solo altre cinque volte.
Scelse, in barba alla legge di Pareto, di cambiare direzione. Decise di trascorrere i successivi 25 anni lavorando per l’UNICEF, il ramo delle Nazioni Unite che fornisce cibo e assistenza sanitaria ai bambini nei paesi devastati dalla guerra. Svolgendo attività di volontariato in Africa, Sud America e Asia. Nel dicembre 1992, le è stata conferita la Presidential Medal of Freedom, il più alto riconoscimento civile degli Stati Uniti.
Torneremo sulla sua storia tra un momento.
EFFICIENTE VS EFFICACE
Come decidi il modo migliore per trascorrere il tuo tempo? I guru della produttività spesso suggeriscono di concentrarsi sull’essere efficaci e non sull’essere efficienti.
L’efficienza consiste nel fare più cose. L’efficacia consiste nel fare le cose giuste.
Peter Drucker, ha sintetizzato così il concetto: “Non c’è niente di così inutile come fare in modo efficiente ciò che non dovrebbe essere fatto affatto“. In altre parole, fare progressi non significa solo essere produttivi. Significa essere produttivi sulle cose giuste.
Ma come si fa a decidere quali sono le cose giuste? Uno degli approcci più affidabili è quello di usare il Principio di Pareto o Regola 80/20.
La regola 80/20 afferma che, in un qualsiasi contesto, un piccolo numero di cose spiega la maggior parte dei risultati. Ad esempio, l’80% del territorio in Italia è di proprietà del 20% della popolazione. Oppure, il 75% dei campionati NBA viene vinto dal 20% delle squadre. La somma non deve necessariamente arriva a 100. Il punto è che la maggior parte dei risultati è guidata da una minoranza di cause.
Il LATO POSITIVO della REGOLA 80/20
Applicata alla vita e al lavoro, la regola 80/20 può aiutare a distinguere “i pochi elementi vitali dai molti elementi banali“.
Ad esempio, i titolari di attività potrebbero scoprire che la maggior parte dei ricavi deriva da una manciata di clienti importanti. La regola 80/20 raccomanderebbe che il corso d’azione più efficace sarebbe quello di concentrarsi esclusivamente sul servizio a questi clienti (e sul trovarne altri come loro) e smettere di perdere tempo con gli altri o lasciare che la maggior parte dei clienti svanisca gradualmente perché rappresentano una piccola parte del risultato netto.
Questa stessa strategia può essere utile se traslata sui problemi. Potresti scoprire che la maggior parte dei reclami proviene da una manciata di clienti problematici. La regola 80/20 suggerirebbe di perdere questi clienti.
La regola 80/20 è una sorta di palestra. Trovando esattamente la giusta area su cui applicare pressione, puoi ottenere più risultati con meno sforzo. È un’ottima strategia e l’abbiamo usata tutti molte volte.
Ma c’è anche un lato negativo in questo approccio, che spesso viene trascurato; per comprenderlo dobbiamo tornare ad Audrey Hepburn.
Il LATO NEGATIVO della REGOLA 80/20
Siamo nel 1967. Audrey Hepburn è nel pieno della sua carriera e sta cercando di decidere il da farsi. Se applicasse la regola 80/20 al suo processo decisionale, scoprirebbe la risposta: fare più commedie romantiche.
Molti dei suoi migliori film erano commedie romantiche come Vacanze romane, Sabrina, Colazione da Tiffany e Sciarada. Ha recitato in questi quattro film tra il 1953 e il 1963. Hanno attirato un vasto pubblico, le hanno fatto guadagnare premi e sono stati un percorso ovvio verso una maggiore fama e fortuna. Le commedie romantiche erano efficaci per Audrey Hepburn.
Infatti, anche tenendo conto del suo desiderio di aiutare i bambini tramite l’UNICEF, un’analisi 80/20 avrebbe potuto rivelare che recitare in più commedie romantiche era ancora l’opzione migliore, perché avrebbe potuto massimizzare il suo potere di guadagno e donare i guadagni aggiuntivi all’UNICEF.
Naturalmente, tutto questo funziona se recitare fosse rimasta la conditio. Ma Audrey non voleva fare l’attrice. Voleva aiutare chi aveva più bisogno. E nessuna analisi ragionevole, nel 1967, avrebbe suggerito che il volontariato per l’UNICEF fosse l’uso più efficace che potesse fare del suo tempo.
Ecco lo svantaggio della regola 80/20: all’inizio, un nuovo percorso non sembrerà mai l’opzione più efficace.
OTTIMIZZARE il PASSATO o il FUTURO
Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ha lavorato a Wall Street e ha scalato i vertici aziendali fino a diventare vicepresidente senior di un hedge fund, prima di abbandonare tutto nel 1994 e fondare la sua azienda.
Se Bezos avesse applicato la regola 80/20, nel 1993, nel tentativo di scoprire le aree più efficaci su cui concentrarsi, è praticamente impossibile immaginare che fondare un’azienda sarebbe stata nella lista. A quel punto, non c’è dubbio che il percorso più efficace, in base al guadagno finanziario, allo status sociale o altro, sarebbe stato quello di continuare la carriera nella finanza.
La regola 80/20 è calcolata e determinata dalla tua efficacia recente. Qualunque cosa sembri, l’uso migliore del tempo in un dato momento, dipenderà dalle tue competenze precedenti e dalle opportunità attuali.
La regola 80/20 ti aiuta a trovare le cose utili nel tuo passato e a ottenerne di più in futuro. Ma se non vuoi che il tuo futuro sia uguale al tuo passato, allora hai bisogno di un approccio diverso.
Lo svantaggio dell’essere efficaci è che spesso si punta all’ottimizzazione in base al passato anziché al futuro.
QUINDI?
Ecco la buona notizia: con abbastanza pratica e abbastanza tempo, la cosa che prima sembrava inefficace può diventare molto efficace. Si diventa bravi in ciò che si pratica.
Quando Audrey Hepburn abbandono la carriera di attrice nel 1967, il volontariato non le sembrò altrettanto efficace. Ma tre decenni dopo, ricevette la Presidential Medal of Freedom, un’impresa notevole che difficilmente avrebbe compiuto recitando in commedie romantiche.
Il processo di apprendimento di una nuova competenza o di avvio di una nuova azienda o di una nuova avventura di qualsiasi tipo spesso richiederà un uso inefficace del tempo, all’inizio. Rispetto alle altre cose che sai già fare, la cosa nuova sembrerà una perdita di tempo. Non vincerà mai l’analisi 80/20.
Ma questo non significa che sia una decisione sbagliata.
Ecco perché questo tema mi è parso il miglior consiglio per un 2025 felice. Qualsiasi cosa voglia dire per ciascuno di noi!
Auguri e felice 2025!